Amiga Cd32 la sfortunata console della Commodore
Nel lontano Luglio 1993 al Museo della scienza di Londra venne presentata la console Amiga CD32 ultimo progetto della defunta Commodore.
L’ Amiga cd32 entrò in commercio nel settembre dello stesso anno, e fu la prima ad essere commercializzata in Europa con un lettore Cd-rom di serie e pubblicizzata come macchina a 32bit.
Amiga Cd32 la sfortunata console della Commodore
In un epoca dominata da Sega e Nintendo con i suoi Mega Drive e Super Nintendo, la Commodore ebbe la brillante idea di entrare in competizione nel mercato videoludico, creando tutto sommato una macchina di tutto rispetto.
La console era compatibile con quasi tutto il parco giochi esistente delle sue macchine precedenti, e nelle menti dei suoi realizzatori capace di cavalcare l’avvento del nuovo supporto di memorizzazione, il CD-ROM.
In realtà la Commodore in passato aveva già provato ad imporsi nel mercato multimediale con l’Amiga CDTV ma con scarsi risultati. (Ne parleremo sicuramente in un prossimo articolo…)
La macchina era in grado di leggere i CD Audio e “ufficiosamente” anche i Kodak Photo CD inoltre era trasformabile in un lettore di Video CD tramite il Full Motion Video, un espansione venduta separatamente (e oggi molto rara!) che permettava appunto di leggere i film in formato CD-i e Video CD, formati che avevano bisogno di una codifica MPEG-1.
Il modulo inoltre conteneva un innovativa funzione di Genlok, in grado di miscelare sfondi Full Motion Video insieme alla grafica dei giochi.
L’ idea in se era molto buona, ma chi sperava in un utilizzo massiccio del nuovo supporto di memorizzazione ne rimase alquanto deluso.
Complice la non brillante situazione finanziara della Commodore e lo scarso interesse degli sviluppatori, ormai dirottati sul mercato ben più remunerativo dei “PC Multimediali”, non ci furono delle vere e proprie killer application per la macchina tali da giustificarne un suo acquisto ad occhi chiusi.
La maggior parte dei giochi erano semplici conversioni di titoli già usciti su floppy disk, riadattati per avviarsi da cdrom ed in alcuni casi, quando andava bene, con le traccie audio suonate direttamente da CD oppure con una nuova introduzione animata assente nella versione su floppy.
Sulle riviste britanniche del tempo, si parlava di una negoziazione da parte della Commodore stessa con la Lucasart per il porting di Day Of The Tentacle e Rebel Assault, ma la trattativa alla fine non ebbe successo e i due giochi non vennero mai convertiti per la console.
La macchina ebbe soprattutto all’inizio un buon risultato commerciale, sebbene sia rimasta sul mercato meno di un anno, riuscì ad avere una richiesta superiore alla produzione disponibile, tanto da surclassare in vendite il Sega Mega CD ed arrivare in poco tempo a 100.000 unità vendute.
Nonostante il buon inzio, tutto terminò con il fallimento (liquidazione volontaria!!!) della Commodore nell’ Aprile del 1994 e dall’ uscita delle nuove console, soprattuto della Sony Playstation, tecnicamente e mostruosamente superiore, e improntata maggiormente alle richieste del nascente mercato dei videogiochi con grafica 3D.
Le caratteristiche tecniche dell’Amiga cd32 erano le seguenti:
CPU: Motorola 68EC020 a 14.28 MHz
RAM: 2 MB
1 MB ROM with Kickstart ROM 3.1 su filesystem cdfs
1 kB di FlashROM per i salvataggi
GPU: AGA Chipset capace di visualizzare fino a 256 colori e 262144 in odalità HAM8
Akiko chip, per la gestione del CD-ROM e la conversione da chunky a planar (per velocizzare la grafica 3D)
CD-ROM: MKE drive (velocità 2×)
Slot di espansione per cartucce MPEG, e componenti di terze parti a 182 pin
4 canali audio a 8-bit
Porte: Joypad, porta Seriale, 2 porte giochi, tastiera
Uscita video: S-Video,Composito, Tv-Out
SO: Amiga OS 3.1
Come noterete dalle specifiche tecniche, a parte la presenza del chip Akiko che si doveva occupare di velocizzare la grafica 3D, la console era da considerarsi come un Amiga 1200 con lettore cd-rom incorporato.
Tramite espansioni di terze parti collegabili allo slot a 182 pin posto sul retro della console, era possibile collegare molte periferiche come Hard Disk, floppy disk, uscita RGB per una qualità video migliore, acceleratrici con Motorola 68030 a 25-59 mhz, ecc… tanto da trasformarlo in un vero e proprio computer.
Il controller aveva un design alquanto strano per l’epoca, e non era molto ergonomico a dire il vero, tanto che di solito veniva preferito acquistare un controller di terze parti come l’Honey Bee con forma e aspetto simile al controller del Sega Mega Drive.
Il controller inoltre poteva essere utilizzato anche come telecomando per il lettore CD, come possiamo vedere dai simboli disegnati vicino ai tasti.
Oggi la consolle è stata riscoperta dai collezionisti ed appassionati di retrogaming, che nonostante tutto hanno voluto dargli una seconda possibilità.
Complice anche l’assenza di un qualche meccanismo di protezione dalla copia, sono uscite varie compilation contenente quasi tutto il software presente su Amiga da utilizzare direttamente sul CD32 (Google vi è amico…), e vari porting.
Un ottimo sito dove recuperare del materiale è: http://unofficial-cd32-ports.blogspot.it/ contenente vere e proprie riedizioni dei classici Amiga contenenti fix e migliorie varie per l’utilizzo diretto sulla console.
Chi non vuole o non può permettersi di recuperare oggi un Amiga CD32 fisico (la quotazione è abbastanza alta…), può ricorrere all’emulazione.
Consigliamo l’uso di Winuae oppure di FS-UAE, ricordando che per utilizzare l’emulatore è necessario possedere il kickstart rom originale (Google…), in alternativa è possibile acquistarlo dal sito della Cloanto che con il suo Amiga Forever permette di emulare in modo semplice, economico e legale non sono l’Amiga CD32, ma anche le altre macchine della della Commodore.
Come descritto in precedenza, i giochi erano per la grande maggioranza dei porting quasi diretti della sua controparte su floppy.
Vvale la pena però menzionarne alcuni come Microcosm (forse la migliore versione tra tutte le piattaforme su cui è uscito…), Flink, Litil Divil, Worms, Banshee, Alien Breed: Tower Assault, le avventure grafiche Simon The Sorcerer e Beneath A Steel Sky, la mediocre conversione di Super Street Fighter II Turbo, ecc.
Per una lista completa dei giochi disponibili, vi invito a consultare i seguenti siti: http://www.lemonamiga.com/ e http://hol.abime.net/
Menzione di onore va anche ad uno dei pochi software multimediali usciti per la console, il Video Creator.
Il Video Creator permetteva di creare video musicali partendo da un cd audio, e scegliendo gli effetti e le immagini presenti nella libreria del cd stesso, oppure utilizzare immagini presenti sull’ Hard Disk.
Una volta elaborato il video, era possibile riversare il tutto su una videocassetta VHS tramite registratore oppure salvarlo su Hard Disk.
Era possibile anche creare video automaticamente, lasciando effettuare la scelta degli effetti e delle immagini dal software stesso.
Infine, un altro utilizzo interessante delle console, fu il Cubo Cd 32.
La milanese CD Express, commercializzò la console all’interno di un cabinato coin-up con interfaccia JAMMA con giochi prevalentemente di tipo Quiz.
Concludendo possiamo dire che l’Amiga CD32 aveva del buon potenziale, ma fu immessa nel mercato in ritardo e fuori tempo massimo per competere con le nuove console che sarebbero uscite poco tempo dopo, console incentrate soprattuto sulla nascente grafica 3D.