Gli Umanoidi – Jack Williamson
Come sarebbero i Robot se ubbidissero soltanto alla prima legge della robotica? Ce lo spiega Jack Williamson con il suo Gli Umanoidi pubblicato per la prima volta alla fine degli anni 40.
Trama
Siamo in un anno imprecisato molti anni dopo la colonizzazione dello spazio da parte dei terrestri. Gli umani si sono sparpagliati per la galassia ma ogni pianeta ha perso i contatti con gli altri e ha proseguito la sua storia e il suo sviluppo scientifico in modo indipendente.
Clay Forester scopre il rhodo-magnetismo, scienza magnetica basata sul rodio, fin da subito tale tecnologia viene acquistata dal governo per essere utilizzata a scopi militari creando missili a lunghissima gettata in grado di distruggere interi pianeti. Ignaro che tale scienza è stata scoperta su altri pianeti prosegue le sue ricerche in modo indipendente.
Forester grazie alle sue conoscenze del rhodo-magnetismo viene contattato da un gruppo di ribelli che richiedono la sua assistenza per combattere gli Umanoidi. Gli umanoidi sono robot interconnessi tra loro grazie al rhodo-magnetismo. Lo scienziato rifiuta finché i Robot non giungono sul pianeta.
Gli umanoidi
Ubbidiscono a quella che definiscono “direttiva primaria” che più o meno recita: l’uomo DEVE essere felice.
Fin qui tutto bene i robot si comportano da bambinaie benevole per l’umanità: eliminano le armi, pongono fine alle guerre, costruiscono case e ospedali, ecc. Non è però tutto oro quello che luccica, se DEVI essere felice e in salute DEVI fare dei sacrifici, quindi gli umanoidi chiedono il rispetto di alcune piccole regole: niente attività stressanti come il lavoro e lo studio di scienze non filosofiche, l’utilizzo di ogni oggetto con il quale è possibile ferirsi (forbici e mezzi di trasporto compresi) è severamente vietato, se ti ostini a non voler essere felice verrai drogato.
Il romanzo
L’idea è ottima la realizzazione pure, è forse il primo vero romanzo che tratta dei robot e del loro rapporto con gli umani.
Leggere libri di fantascienza scritti dai 50 a 70 anni fa è molto divertente e interessante perché possiamo vedere realizzate alcune delle idee. I Robot comunicano tra loro senza filo dall’altro capo della galassia passando da un server centrale posto su un pianeta remotissimo. Non siamo a questi livelli ma nel 1949 l’autore ha descritto una rete Internet Wireless interplanetaria.
Sto leggendo il seguito (Il ritorno degli Umanoidi ) datato 1980, il protagonista delle prima pagine ha un tablet dove studia e gioca.